il territorio

Rovere è ubicata nella parte centrale dell’Altopiano delle Rocche, nel cuore del Parco Regionale Naturale del Sirente-Velino. Talte altopiano, esteso tra la Piana del Fucino a sud e la Conca dell’Aquila a nord, è formato da una serie di piane carsiche poste a quote da 1350 a 1250 metri, separate da piccoli gradini morfologici (Le Conche, 1350 metri: Campo di Rovere, 1300 metri; Le Prata, 1250 metri).

Tra dorsali calcaree (Monte Sirente) e strette valli, tra vallicole e doline si snodano paesaggi che hanno reso famosa la regione abruzzese per le sue peculiarità geologiche. La storia geologica di questo territorio è estremamente ricca e varia di testimonianze fossili (di età che vanno da duecento milioni di anni fa ad oggi), minerali, risorse naturali.

I rilievi montuosi sono costituiti da rocce sedimentarie calcaree stratificate, formatasi in ambiente marino (più o meno profondo) tra il Giurassico e il Miocene (180-15 milioni di anni fa); le piane principali e alcune valli sono costituite da terreni argilloso-arenacei depostosi nel Miocene (10-5 milioni di anni fa), coperti da piccoli lembi di materiali detritici continentali quaternari (ultimo milione di anni) e da depositi glaciali risalenti all’ultima glaciazione: le piane minori laterali sono invece colmate essenzialmente da depositi detritici e terreno carsico (suoli e terre rosse).

Il “Campo di Rovere”, su cui si affaccia l’abitato verso nord, è una depressione chiusa che fa parte del sistema degli Altopiani delle Rocche. La parte orientale della depressione è caratterizzata dalla presenza di una serie di inghiottitoi di origine carsica che raccolgono l’acqua che drena nella piana e si infiltra nel sottosuolo in un reticolo di cavità e fratture.

Questi inghiottitoi, unitamente a quelli presenti sotto i paesi di Rocca di Mezzo e Terranera, sono probabilmente in comunicazione con un complesso reticolo carsico profondo che affluisce alle Grotte di Stiffe poste presso l’omonimo paese nella Valle dell’Aterno.

L’abitato è posto a ridosso del Campo di Rovere su una piccola collina calcarea di forma triangolare, in una zona a ridosso tra alcuni dei più importanti e spettacolari massicci montuosi dell’Appennino abruzzese: ad ovest si trova, infatti, la catena del Monte Velino, mentre verso est quella del Monte Sirente (2348 metri s.l.m.). Nelle giornate limpide il paese di Rovere diventa una meravigliosa finestra, verso nord, da cui si gode il panorama sulla catena del Gran Sasso, posta ad alcune decine di chilometri di distanza.

Il rilievo calcareo su cui è costruito il paese così come tutta la dorsale del Monte Sirente, è costituito da una successione di calcari stratificati inclinati che si immergono al di sotto della piana. Gli strati sommitali su cui poggiano le fondamenta delle case hanno età miocenica (intorno a 15 milioni di anni fa) e in essi si possono trovare gusci di bivalvi e altri fossili, mentre il versante nord-orientale è costituito da calcari del Cretacico inferiore (intorno a 100 milioni di anni fa) molto compatti e in gran parte privi di resti fossili.

Enrico Miccadei 

La fauna

Nel Parco Naturale del Sirente Velino, è possibile vedere molti animali. Questo territorio è un’area chiave dal punto di vista naturalistico sia per la sua ricchezza di specie sia perché “ponte” fra altre aree di grande interesse come il Parco Naturale di Abruzzo, Lazio e Molise ed il parco del Gran Sasso – Monti della Laga.

Animali dei monti d’Abruzzo

Nell’area protetta del Parco vivino specie a rischio di estinzione come l’orso bruno marsicano, qui presente con 3-5 esemplari e sulla cui conservazione il Parco è impegnato da circa un decennio grazie alla realizzazione di tre successivi progetti LIFE di cui uno in corso. Altre specie diffuse sono il lupo appenninico, l’aquila reale, il grifone, il picchio dorsobianco e l’astore, queste ultime specie oggi sono rare e in via d’estinzione.

Alcune specia meno note ma tuttavia rarissime sono ancora presenti nell’area protetta, come la lepre italica e la Rosalia alpina, un coloratissimocoleottero legato a boschi maturi di faggio. L’area protetta è inoltre risultata dagli studi svolti in ambito nazionale tra le poche aree appenniniche idonee alla reintroduzione del camoscio appenninico.

Fra i mammiferi, oltre all’Orso Marsicano ed al lupo appenninico, troviamo: il Gatto Selvatico, la Martora, il Cervo, il Capriolo, l’Istrice, il Ghiro.

Fra gli uccelli ricordiamo anche: il Martin pescatore, il Gracchio Corallino, lo Sparviero, il Corvo Imperiale, il Picchio muraiolo, il Picchio Verde, il Fringuello alpino, la Coturnice, l’Averla Piccola e la Tottavilla.

Fra i rettili sono presenti, oltre alla rarissima Vipera Orsini, il Cervone, la Natrice, il Baiacco.

Fra gli anfibi sono segnalate la Salamandra Appenninica, la Salamandrina dagli Occhiali, il Tritone Appenninico, la Rana Rossa Appenninica, la Raganella Italica.

Di seguito un elenco dei principali animali che popolano le montagne dell’Altopiano.

Il Camoscio

Il Camoscio d’Abruzzo detto anche Camoscio appenninico è un mammifero appartenente alla famiglia Rupicapra pyrenaica ornata. Questo mammifero è il protagonista del Parco Nazionale d’Abruzzo insieme al lupo appenninico e all’orso bruno marsicano.

Qual è l’habitat? Quali sono le differenze sostanziali tra il Camoscio d’Abruzzo e il Camoscio alpino? Se siete curiosi potete leggere questo articolo di approfondimento.

Il Cervo

Nel Parco Naturale Sirente – Velino, il cervo (Cervus elaphus), sta conoscendo una grande espansione demografica. La sua presenza nel territorio del parco parte dal 1990, grazie ad un programma di reintroduzione del Corpo Forestale, con il rilascio dei primi animali, provenienti dal Parco Nazionale dello Stelvio e delle foreste del Tarvisio. 

Per avere maggiori informazioni sul cervo, su dove vive e sul numero di esemplari che popolano il Parco, potete cliccare su questo link.

L’Orso Bruno marsicano

L’Orso bruno marsicano è uno dei simboli dell’Abruzzo dove vive il suo nucleo più consistente. Questo orso è stato riconosciuto come sottospecie degli orsi bruni che troviamo nell’est Europa e, da qualche anno, anche sulle Alpi ed è dunque un raro endemismo esclusivo dell’Italia centrale. 

Dove si trova l’Orso Bruno marsicano? Cosa mangia e quali sono le sue caratteristiche principali? Queste informazioni e molto altro ancora le potete trovare cliccando QUI!

Il Lupo

Il lupo appenninico è stato considerato da alcuni ricercatori una sotto-specie a sé stante (Canis lupo italicus) mentre altri lo ritengono solo una varietà locale del lupo grigio europeo (Canis lupus lupus). Di fatto, però, i due lupi possono tranquillamente accoppiarsi fra loro tanto che nel 2012, sulle Alpi, è stata documentata la prima coppia mista composta da un maschio proveniente dall’est Europa ed una femmina taliana proveniente da sud: si sono riprodotti con successo! 

Per sapere dove vive, se è pericoloso per l’uomo e molte altre informazioni, potete leggere questo articolo di approfondimento.

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