Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno delle più antiche aree protette d’Italia ed uno dei tre parchi nazionali della regione insieme al Parco nazionale del Gran Sasso e al Parco Nazionale della Majella. E’ noto perché ospita specie rare o in via d’estinzione come il lupo appenninico, l’orso marsicano, il camoscio d’Abruzzo, l’ululone dal ventre giallo e l’aquila reale.

 

Il parco è ricoperto per due terzi della sua superficie da boschi di faggio come quelli spettacolari della Val Fondillo ma annovera anche importanti ambienti acquatici con il lago di Barrea ed il fiume Sangro e praterie di altitudine sopra la quota del faggio. Una specie tipica del parco è il giaggiolo (Iris marsica) un endemismo del parco, che cresce solo in alcune località e che fiorisce tra maggio e giugno.  

Troviamo poi molte specie di orchidea, fra le quali le quali la più bella e rara è la scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus), che fiorisce in tarda primavera.  Un’altra rarità il pino nero di Villetta Barrea (Pinus nigra) che troviamo con alcuni nella Camosciara e della Val Fondillo. Da qui, questa specie si è diffusa nuovamente in tutta la regione attraverso le opere di rimboschimento del dopoguerra. 

Ma la specie arborea più peculiare è certamente il pino mugo (Pinus mugo), un relitto glaciale che occupa la fascia vegetazionale tra la faggeta e la prateria di altitudine e che ritroviamo pure nel vicino parco della Majella.

Il parco Nazionale d’Abruzzo è dotato di un’efficiente rete di centri visita e di aree faunistiche e propone una vasta gamma di escursioni, visite e iniziative per tutte le età, compresa la fascia dei più giovani e dei bambini che possono prendere parte a programmi di avvicinamento alla natura.

Parco Nazionale d’Abruzzo escursioni

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo si possono fare tante escursioni a piedi, in bicicletta, oppure passeggiate a cavallo o visite del lago di Barrea in canoa.

Una escursione particolarmente suggestiva è quella nella Val di Rose che, partendo dal bel paese di  Civitella Alfedfena,  porta fino alle praterie di altitudine dove, restando rigorosamente sui sentieri tracciati,  è possibile incontrare il Camoscio d’Abruzzo, magari con i piccoli dell’anno, che pascola sereno e confidente.

Il Camoscio d’Abruzzo si è salvato grazie alla tutela strettissima accordata all’ultima popolazione che sopravviveva in questo parco; da qui, alcuni capi sono stati trasportati in altre aree appenniniche protette, compreso il Parco del Sirente-Velino, cosa che ed ha consentito a questa specie di lasciarsi alle spalle lo spettro dell’estinzione.

Anche l’escursione lungo la Val Fondillo è molto interessante: si trova nel cuore del Parco, nell’alto Sangro, e il percorso si sviluppa su una strada sterrata che porta alla Vecchia Segheria.

Lungo il tragitto si possono ammirare le antiche faggete e, talvolta, se si riesce ad essere particolarmente silenziosi e discreti, si può anche avvistare il raro Orso bruno marsicano

camoscio-appenninico

I borghi del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise  

Nel Parco Nazionale d’Abruzzo ci sono tanti borghi degni di una visita come quello di Civitella Alfedena, con il centro visite del lupo e la relativa area faunistica, e quello di Barrea, con il suo castello con la torre cilindrica che offre una vista bellissima sul lago omonimo.

Altri borghi molto belli da visitare sono Scanno e, subito fuori dal Parco in direzione di Fontecchio, Anversa degli Abruzzi con Castrovalva, arroccata su uno sperone di roccia

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