Ritrovare e rievocare le consuetudini del passato è ciò che è avvenuto a Rovere, una frazione del Comune di Rocca di Mezzo, lo scorso 11 agosto. In tale data, le vie del borgo marsicano, situato a un’altitudine di 1432 metri, si sono trasformate in un palcoscenico per l’evento chiamato “Carraggio”, una rappresentazione storica che ha riportato alla luce un’antica tradizione: il corteo che accompagna la futura sposa e i suoi familiari fino alla dimora dello sposo.
L’iniziativa è stata ideata e messa in atto dall’associazione culturale “Il Castello di Rovere” in occasione della festa della Madonna dell’Assunta. Questo evento ha potuto contare sul sostegno di numerosi volontari, i quali hanno interpretato l’antica usanza nel dialetto roverese. Il corteo è partito dalla piazza principale del paese e si è snodato fino a raggiungere il Castello.
Tra i partecipanti vi era anche l’attore e cantante Sandro Argentieri, oltre che presidente della Proloco di Rocca di Mezzo, colui che ha diretto artisticamente l’evento.
“La realizzazione di questa prima esperienza suscita grande soddisfazione poiché riporta in auge una tradizione splendida”, dichiara Argentieri. “La partecipazione è stata notevole e ciò ha rappresentato un’opportunità per ammirare i panorami di Rovere, un paese di indiscutibile bellezza”.
“Un tempo c’era l’Amore!” rappresenta il tema chiave di questo evento. Questo concetto è spiegato da Emma Ricci, membro dell’associazione “Il Castello di Rovere”: “L’idea di riportare in vita questa antica usanza nasce dal desiderio di realizzare un sogno che aveva mia madre. Ella avrebbe desiderato che nel suo paese fosse rispolverata un’usanza del suo periodo giovanile, un’epoca in cui il matrimonio era vissuto e sentito con una prospettiva differente, in cui l’Amore vero era composto da gesti semplici. Pertanto, abbiamo voluto riproporre questo viaggio attraverso le strade del nostro paese per riscoprire i valori, quelli autentici. Inoltre, è stata l’occasione per rivelare, tramite la narrazione che ha accompagnato il corteo, i mestieri tradizionali, le consuetudini secolari e i sapori antichi, persino recitando antiche poesie e proverbi roveresi. A nome dell’associazione, desidero ringraziare tutti i volontari che hanno reso possibile questo meraviglioso evento e le centinaia di individui che hanno partecipato al corteo, accompagnando la sposa verso la dimora dello sposo”.